Il vento dell’Adriatico torna a soffiare sulle vele delle imbarcazioni protagoniste della Regata per la vita, la manifestazione sportiva che mette insieme solidarietà e passioni, per il mare e per la vita. Un mix perfetto di persone, esperienze, vissuti, professioni che generano energia e creano una rete fitta di sostegno per chi è costretto ad affrontare percorsi complessi e difficili dovuti alla malattia.
Anche il gruppo Sodico partecipa, con il suo prezioso contributo, alla Regata per la vita, l’iniziativa sportiva di beneficenza prevista per domenica 29 agosto, promossa dalla Clinica Oncologica dell’Univpm Università Politecnica delle Marche – Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, da Circolo Marina Dorica di Ancona, dal Club Nautico di Senigallia, dall’armatore e campione di vela Alberto Rossi, con la Lega Navale Sezione Falconara Marittima, la Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona Onlus e da oltre 40 associazioni di volontariato oncologiche marchigiane riunite nella rete della Marcangola.
Tante sono le realtà che, insieme a Sodico, collaborano per l’organizzazione e la riuscita dell’evento che ha come obiettivo il finanziamento, tramite le quote di iscrizione, di importanti progetti in ambito oncologico marchigiano a beneficio dei pazienti e delle associazioni. La regata, con partenza dal Club Nautico di Senigallia, e arrivo alla Marina Dorica ad Ancona vedrà veleggiare anche la Dragon Boat, la barca a remi sospinta dalle pazienti della Pink Room della Clinica Oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona.
Il Dragon Boat è una canoa lunga metri 12,40 e larga 1 metro, con la testa e la coda di dragone. La barca ospita 20 atlete che pagaiano al ritmo scandito
dal tamburino che siede a prua, mentre il timoniere, a poppa, mantiene la rotta con un timone lungo circa 3 metri. Nel febbraio del 1996 a Vancouver in Canada l’equipe di Medicina dello sport e fisiologia della University of British Columbia sviluppò un progetto pilota, dal significativo nome di abreast in a boat, cioè fianco a fianco in una barca: nasce così la prima squadra di Dragonesse. Oggi, il Dragon Boat costituisce una tipologia di riabilitazione alternativa, fuori dagli schemi tradizionali che raccomandavano un limitato uso del braccio dopo l’intervento e che ad oggi coinvolge nella sua pratica decine di migliaia di donne in tutto il mondo. La squadra di Dragonesse della Regione Marche nasce nell’estate del 2018 grazie ad un progetto della Lega Navale di Falconara con la Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona Onlus e la Clinica Oncologica: una squadra di Dragonesse, composta da donne speciali che hanno avuto un percorso oncologico per tumore al seno, ma che hanno imparato a rinnovarsi, a riamarsi e a confrontarsi con altre donne, nella Pink Room, presso la Clinica Oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona, a Torrette, una stanza tutta rosa e speciale, di bellezza ed estetica dedicata alle donne che hanno avuto un percorso di cura oncologico, in cui potersi confrontare con esperte di maquillage e hair stylist, insegnanti di yoga e di meditazione.
La premiazione con Paolo Cori, speaker per l’American Cup, alla presenza della delle istituzioni, delle associazioni di volontariato, degli stessi pazienti, dei professionisti sanitari in primis della Direttrice della Clinica Oncologica Rossana Berardi, motore di una manifestazione che si propone di ribadire con forza l’importanza del fare rete per creare un circolo virtuoso di solidarietà, dare forza, coraggio e nuove prospettive a chi si trova a dover affrontare percorsi oncologici.